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Tutta la carriera di Marcello Geppetti è ricca di aneddoti che riguardano i personaggi più in voga del momento o eventi cruciali della storia italiana. Il suo periodo professionale più felice è quello legato alla Dolce Vita, quando il giovane fotografo romano abbandona il posto di dipendente in un’agenzia per iniziare a lavorare come free-lance.
È in questo momento che Geppetti inizia a costruire la sua fama, non solo di abile fotografo ma anche di attento fotocronista. Il talento di Geppetti produceva sequenze di foto che, in qualche modo, sembravano raccontare la storia di quegli scatti: è così che è nato il fotogiornalismo in Italia.
Senza dubbio, tra le sequenze più famose è impossibile non citare quella che ha come protagonista Anita Ekberg, in una movimentata serata romana d’autunno in cui passa dall’essere Venere in posa alla Fontana di Trevi a Diana che attacca i paparazzi con arco e frecce.
Era il 20 ottobre del 1960 e, al termine di una serata, la diva svedese stava tornando a casa in macchina con il produttore Guido Giambartolomei. Così, Marcello Geppetti e altri fotografi decisero di seguire la coppia. La Ekberg era ubriaca e arrabbiata, non sopportava che quei fotografi la stessero fotografando di nascosto.
Aveva appena terminato di girare il film “I mongoli” (1961) e in casa evidentemente conservava gli strumenti di scena. Pochi minuti dopo che i due erano entrati in casa, Anita Ekberg, furiosa, uscì scalza all’esterno, tenendo in mano un arco e delle frecce.
Geppetti racconta che spesso seguivano le star della Dolce Vita. Quella sera avevano scelto di andare dietro ad Anita Ekberg che si era rivelata nei loro confronti sempre molto aggressiva, fino ad allora solo verbalmente. Quella sera, però, le sue intenzioni erano quelle di dare una lezione ai paparazzi.
Dopo essere uscita e dopo aver dato spazio alla sua furia, la Ekberg non si calma e un po’ accidentalmente scaglia una freccia verso il fotografo Quinto Felice, ferendolo al braccio. Dopo attimi di imbarazzo, stupore e “paura”, la Ekberg, sconvolta, chiede scusa ai fotografi e regala le frecce a Geppetti. Nel frattempo, erano stati chiamati i carabinieri pronti a sequestrare i rullini. La scaltrezza di Geppetti gli permise di nascondersi i rullini nei pantaloni e di essere, quindi, l’unico fotografo a possedere quegli scatti.
È così che qualche tempo dopo quel servizio esclusivo fu pubblicato su Life International Magazine. Probabilmente fu uno dei servizi più importanti di tutta la carriera di Geppetti, tanto che, infatti, la foto in cui lei punta l’arco contro il fotografo Quinto Felice fu inserita in Arth 293, uno studio dell’Università della Pennsylvania che stabilisce le 28 immagini più famose della Pop Art.
20 Aprile 2021